Bonus 150 euro per dipendenti, pensionati e autonomi: come funziona

11 Ottobre 2022

In arrivo una nuova indennità una tantum per lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi. Per le prime due categorie il Governo, con l’approvazione del decreto Aiuti ter, ha previsto l’erogazione di un bonus pari a 150 euro per il mese di novembre. Cambiano però le condizioni di accesso al beneficio. Viene, inoltre, riproposta l’indennità una tantum, prevista dal decreto Aiuti, per autonomi e professionisti, che viene incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, gli interessati abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Novità anche per i lavoratori domestici, i percettori di NASPI e di disoccupazione agricola, nonché per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca.

Cambiano i termini di riferimento e diminuisce l’importo ma la tecnica dell’una tantum destinata ad attenuare l’impatto dell’inflazione sui redditi da lavoro si conferma fra le disposizioni urgenti in materia di politiche sociali decise dal Governo.

La bozza de decreto Aiuti ter, approvata dal Consiglio dei Ministri del 15 settembre scorso, conferma l’erogazione di un'indennità una tantum per i lavoratori dipendenti, i pensionati, i percettori di altri redditi e i lavoratori autonomi.

Lavoratori dipendenti

I lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l'importo di 1.538 euro riceveranno direttamente dal datore di lavoro, in detto mese, un importo pari a 150 euro, non soggetto ad IRPEF e non pignorabile. Unica condizione è che non siano titolari ad altro titolo della stessa indennità ed in tal senso dovranno produrre una dichiarazione di responsabilità. Viene precisato che l’indennità è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore sia interessato da eventi che danno diritto alla contribuzione figurativa integrale da parte dell’INPS.

Il datore di lavoro compenserà l’importo corrisposto con i contributi dovuti all’INPS che dovrà impartire le necessarie istruzioni e i relativi codici.

Pensionati

Ai pensionati penserà direttamente l’Istituto previdenziale che erogherà nel mese di novembre l’importo di 150 euro ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, a condizione che il loro reddito imponibile ai fini IRPEF non superi i 20.000 euro e siano residenti in Italia. Se i suddetti trattamenti non sono erogati dall’INPS sarà individuato dal Casellario centrale delle pensioni l’Ente deputato al pagamento dell’indennità e che sarà successivamente rimborsato dall’INPS. Non entrano nel computo del reddito imponibile i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Percettori di altri redditi

Un particolare regime interessa i lavoratori domestici: l’INPS erogherà nel mese di novembre l’indennità di 150 euro a quelli già beneficiari dell’indennità di cui all’art. 32 comma 8 del D.L. n. 50/2022 che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro, alla data di entrata in vigore del decreto aiuti-ter.

L’indennità sarà erogata direttamente nel mese di novembre anche ai percettori di NASPI e di disoccupazione agricola nonché ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all'art. 409 del codice di procedura civile e ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del D.L. n. 50/2022, convertito con modificazioni dalla legge n. 91/2022 e che sono iscritti alla Gestione separata di cui all'art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Non sono citati i titolari di rapporti di collaborazione eterodiretta, ma essi dovrebbero fruirne come se fossero dipendenti, almeno secondo il tenore della legge istitutiva di questa figura.

Entrano nel diritto, a particolari condizioni, i lavoratori stagionali, i lavoratori di competenza INPS e Sport e Salute, i lavoratori dello spettacolo e i nuclei familiari titolari del reddito di cittadinanza.

Autonomi e professionisti

Viene riproposta anche l’indennità una tantum prevista dal decreto di cui all’art. 33 del D.L. n. 50/2022 che è incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, gli interessati abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

A questo fine il limite di spesa previsto al comma 1 dello stesso art. 33 è incrementato di 412,5 milioni di euro per l’anno 2022.

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